Cos’è la terapia della Gestalt

epistemologia

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Violet Oaklander, Ph.D.
Cos’è la terapia della  Gestalt?
Di base la terapia della Gestalt  è un tipo di terapia orientata al processo che focalizza l’attenzione sul funzionamento sano e integrato della totalità dell’organismo, comprensivo dei sensi, del corpo, delle emozioni e dell’intelletto.
È stata sviluppata in origine da Frederick “Fritz” Perls e Laura Perls nel 1940
e prende i suoi principi di base dalla psicoanalisi, dalla teoria della psicoanalisi, dalla psicologia della Gestalt, da varie teorie umanistiche, come anche ad aspetti della fenomenologia, dell’esistenzialismo e della terapia  psicocorporea reichiana.
Da queste fonti, e da altre, un grosso corpus di concetti teorici e principi si sono evoluti in modo sottostante alla pratica della terapia della Gestalt.
Un focus importante è l’aiutare i clienti a diventare consapevoli di quello che stanno facendo, di come lo stanno facendo, e di come possono cambiare loro stessi, e nello stesso tempo, imparare ad accettare e a valorizzare se stessi.
Si focalizza più sul processo che sul contenuto
(sebbene il contenuto può essere usato come esempio di processo per una singola persona).
Quello che è direttamente percepito  sentito ed esperito è considerato più rilevante delle spiegazioni e delle interpretazioni.
Un famoso fraintendimento è che la terapia della Gestalt è la tecnica della sedia vuota.
Non è raro sentire qualcuno che dice: “Uso la terapia della Gestalt in continuazione”, riferendosi a questa tecnica.
Sembrerebbe ridicolo pensare che io, ad esempio, sia stata addestrata ad essere una terapeuta della Gestalt per più di tre anni all’istituto Gestalt di Los Angeles Gestalt al solo scopo di imparare questa tecnica e nient’altro.
Più di questo: ci sono attualmente tonnellate di libri e articoli che discutono i principi e i concetti della terapia della Gestalt. Vista l’estensiva e comprensiva natura di questa terapia un breve sommario come questo non può descrivere nemmeno i concetti base coinvolti.
Paradossalmente, comunque, questi concetti  sono  così organici e fondanti che esistono e sono parte della nostra vita di ogni giorno.
A volte ci vuole un genio, come Einstein, per focalizzare l’ovvio.
Per via della natura organica della terapia della Gestalt ho trovato il suo uso con i bambini viene naturale, sebbene una parte molto piccola della letteratura della Gestalt si focalizza sul suo uso con i bambini.
Il processo di sviluppo di infanti e bambini è affine in modo affascinante con i principi della terapia della Gestalt. Molti dei principi salienti sono pertinenti nel lavoro con le persone in via di sviluppo.
Alcuni di questi includono (in nessun ordine particolare):
– La relazione Io – Tu
– I temi del contatto e della resistenza
– Consapevolezza ed esperienza
– L’uso dei sensi e del corpo
– Il senso del sé
– Contatto e disturbi del confine di contatto (comportamenti e sintomi che portano i bambini in terapia)
– Autoregolazione organismica: la ricerca dell’equilibrio
– Espressione emotiva, in particolare la rabbia
– Proiezione, confluenza, deflessione, retroflessione
– La teoria paradossale del cambiamento e il ruolo del sé, l’accettazione di sé
– L’uso delle polarità
– Affari irrisolti
e molto molto molto di più…
Ho sviluppato un modello terapeutico basato sui principi della terapia della Gestalt allo scopo di aiutare i terapeuti ad avere una guida nel loro lavoro.
Questo perché noi che lavoriamo con i bambini usiamo molte tecniche creative, espressive e di gioco.
E questo lavoro spesso mal compreso e visto  come “solo giocare”.
Queste tecniche sono invece la massima essenza del nostro lavoro e spesso diventano ponti verso il sé profondo dei bambini e consentono un’espressione efficace e potente.
Questo lavoro è applicabile a tutte le età compresi gli adolescenti ( e anche gli adulti), e può essere usato in molti setting differenti.
Il vecchio adagio “incontrare il cliente dove lei o lui sono” è di grande importanza in questo lavoro, e quello che lo rende così efficace.
L’unico prerequisito  è la relazione.
Se questa non c’è, essa diventa il focus stesso della terapia.

 

Copyright Violet Oaklander, Ph. D.

Trovi in questo articolo di Giandomenico Bagatin un approfondimento su due concetti chiave della terapia della Gestalt utili da tenere presente nel lavoro terapeutico con i bambini: difese e introietti.
Bibliografia:
Buber, M. (1958), I and Thou. New York: Scribner
Latner, J. (1986), The Gestalt Therapy Book. New York: The Gestalt Journal Press.
Oaklander, V. (1988) Windows To Our Children. New York: The Gestalt
Journal Press
Oaklander, V. ((1997) “The Therapeutic Process With Children and Adolescents.” The Gestalt Review, Vol. 1(4), 1997, New York: The Analytic Press.
Perls, F. (1969). Ego, Hunger and Aggression. New York: Vintage Books
Perls F., Hefferline, R. & Goodman, P. (1994), Gestalt Therapy. New York: The Gestalt Journal Press.
Polster, E. & Polster, M. (1973), Gestalt Therapy Integrated. New York: Brunner/Mazel.
Yontef, G. (1993). Awareness, Dialogue & Process. New York: The Gestalt

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