Il processo psicoterapeutico con i bambini – di Violet Oaklander

epistemologia

processo psicoterapeutico con i bambini

Questo articolo è una breve descrizione e una schematizzazione del processo psicoterapeutico con i bambini

Le fasi del processo psicoterapeutico con  i bambini:

1. Stabilire la relazione terapeutica

E’ importante nel processo psicoterapeutico con i bambini che sia bambino che terapeuta spendano del tempo per conoscersi l’un l’altro. Questo è il
tempo per costruire un senso di sicurezza, di fiducia e per stabilire limiti e confini.
Senza il filo conduttore della relazione, non molto può accadere.

2. Contatto

Il contatto coinvolge l’abilità di essere pienamente presenti nella relazione.

Quando un bambino ha difficoltà a stare in contatto il fuoco del processo terapeutico con i bambini è sull’aiutarli a sviluppare le abilità per sostenere il contatto. Il contatto è stabilito e valutato ad ogni seduta.

Le resistenze, cioè l’interruzione del contatto, devono essere onorate e rispettate come il modo del bambino di affrontare ciò che lo spaventa e lo ferisce.

3. Le funzioni del contatto

Le funzioni del contatto includono l’uso dei sensi (il tocco, la vista, l’udito, l’olfatto e il gusto), l’uso consapevole del corpo, l’espressione emotiva, il linguaggio e il pensiero.

I bambini ansiosi e preoccupati tendono a restringere e inibire queste funzioni vitali. Lo sviluppo e il rinforzo di queste funzioni organismiche è una parte importante del processo terapeutico.

4. Auto supporto

Questo aspetto coinvolge l’aiutare il bambino a costruire una forza interiore attraverso l’espressione del proprio sé. Quando i bambini iniziano a conoscere e definire se stessi attraverso le espressioni di desideri, bisogni, volontà, gusti, idee ed opinioni, migliorano l’auto supporto. Così possiamo offrire al bambino esperienze nel fare scelte e nel padroneggiare le situazioni per rinforzare il sé. Si possono usare molti giochi e attività per facilitare l’auto supporto e il rinforzo del sé.

5. Espressione emotiva

L’auto supporto/un sé forte è un prerequisito per l’espressione delle emozioni bloccate.

Il lavoro di espressione emotiva si articola nell’aiutare il bambino a capire quale emozione sta provando, imparare a conoscere le proprie emozioni, esprimere quelle emozioni bloccate che interferiscono con il nostro benessere e imparare nuove abilità nell’esprimere le emozioni, come la rabbia, in modi sicuri ed efficaci.

Una varietà di modalità creative, espressive e proiettive possono essere usate per aiutare questo lavoro come i disegni, l’argilla, le marionette, le scene nella sabbiera, l’inventare storie, fare musica e il role play.

6. Lavoro di auto nutrimento

Il focus di questo lavoro e di aiutare il bambino a riformulare quei messaggi negativi su di sè che di solito i bambini introiettano quando sono molto piccoli. Stanare queste parti negative di sé e imparare a nutrirle invece di deprecarle è l’essenza di questo potente lavoro.

7. Seguire il processo

Di solito i comportamenti inappropriati si risolvono attraverso il lavoro sopra descritto. Ciononostante a volte i bambini continuano a utilizzare meccanismi inefficaci di fronteggiamento con l’esito di compiere tentativi infruttuosi di soddisfare i propri bisogni. È importante aiutare il bambino a scoprire e sperimentare un nuovo modo di essere nel mondo e ottenere nuovi strumenti più appropriati per soddisfare i propri bisogni e ottenere il supporto dall’ambiente.

8. Seduta finale

Questa seduta è importante per dare una chiusura al lavoro svolto insieme in un periodo particolare di tempo.

I bambini hanno bisogno di imparare come lasciare andare prima di andare verso un nuovo inizio.

I bambini possono solo entrare in contatto con le emozioni e le questioni che sono appropriate al loro livello di sviluppo. A fronte del lavoro svolto potrebbero raggiungere una stabilizzazione e poi in un secondo tempo esprimere nuovi sintomi o comportamenti che indicano che sono pronti per un lavoro successivo.

9. Lavoro familiare e supporto pedagogico

Questa è una parte essenziale della terapia e va svolta periodicamente.

Il terapeuta potrebbe chiedere ai genitori di sperimentarsi con i nuovi comportamenti o a fronte delle suggestioni emerse durante gli incontri per aiutare il processo terapeutico del bambino al di fuori dei confini della stanza di terapia.

Nota:

Il processo psicoterapeutico con i bambini non è necessariamente lineare.

Spesso torniamo indietro e andiamo avanti seguendo ciò che ha senso per il bambino, per permettergli di sperimentare i propri bisogni.
L’obiettivo è di aiutare il bambino a sentirsi più felice nel mondo, a sviluppare un senso del sé più forte, a imparare come gestire lo stress e a trovare modi appropriati ed efficaci di esprimere le sue emozioni.

Io credo che i bambini arrivino nel mondo con tutte le competenze per garantirsi una salute
emotiva.

I sintomi e comportamenti che producono l’attenzione dell’adulto spesso sono le evidenze dell’interruzione di queste capacità. Il compito del terapeuta e di supportare la spinta del bambino alla crescita e alla vita e di aiutarlo a tornare sul sentiero di una corretta crescita.

Violet Oaklander

Traduzione a cura di Jgor Francesco Luceri

 

Altri articoli di Violet Oaklander:

 

I sogni dei bambini in psicoterapia

Ascoltare i bambini: le 12 regole d’oro

Pipì a letto: cause e soluzioni

 

Articoli in inglese:

www.vsof.org

 

Leave a Comment:

Leave a Comment: